Ciao cognà. Fatte conto!

Ciao cognà. Fatte conto! Giusto ‘na settimana è passata da quer giorno ‘nfame che te ne sei annato. Che poi me viene da ditte: ma che dipartita è stata? ma che modo è? Annassene così, non te offenderai se lo dico, è un po’ da stronzi. Lasciacce senza un saluto, senza ‘na battuta delle tue,…

acqua cheta

L’acqua cheta

Il mio primo rettore aveva un modo assai curioso di mettere in difficoltà i seminaristi: si avvicinava con fare sornione mentre con la mano faceva scivolare gli occhiali sulla punta del naso e iniziava a fissare la vittima prescelta. L’altra mano era generalmente in tasca oppure sul fianco a mo’ di brocca. La sua statura…

Il di più

Ore cinque del mattino. La giornata comincia col suono della sveglia, con una ciabatta scagliata verso la gatta che gratta l’armadio e con un lungo abbraccio. La casa è immersa nel silenzio ed è bello che questi primi momenti siano caratterizzati da gesti di amore, gesti silenziosi ed intensi, (ciabattate a parte) È ciò che…

Quanto spreco!!!

  Parto come sempre dal vangelo per giungere dove siete anche voi e dove sono io, perchè so che queste parole, aldilà della fede e della considerazione che ciascuno può avere nei confronti della religione, queste parole contengono la nostra storia ed hanno il potere di alimentarla. Un episodio su tutti, quello della donna che…

Quelli della tua casa!!

9Ci sono passaggi evangelici davvero inquietanti, ma anche molto realistici. Credo sia proprio per questo che il vangelo spesso viene ridotto a brandelli e reso innocuo, il suo impeto imbrigliato e le sue fiamme attenuate. Gesù non è rassicurante, ma questo non deve spaventare. Egli conduce in mezzo alle tempeste, nella mischia furibonda, nelle incomprensioni…

Abbà!

Abbà è il modo affettuoso col quale Gesù si rivolge al padre; significa papà, ed è evidente che in questa parola c’è molto più di una formula adatta per tutte le circostanze. Abbà è un suono dolce e delicato, intimo e misterioso che Gesù condivide coi suoi discepoli, per rispondere alla loro richiesta accorata di…

Quieta disperazione

Quando ero sacerdote avevo molto tempo libero e potevo usarlo come meglio credevo, anche perché non dovevo renderne conto a nessuno. Iniziavo la giornata con lunghe camminate mattutine per alimentare i miei pensieri, avevo poi tempo per meditare la Scrittura, il mio pane quotidiano; avevo tempo per leggere, tempo per ascoltare la musica, tempo per…